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Consulenza tecnica per l’attribuzione del genere

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Psicologia Giuridica

Consulenza tecnica per l’attribuzione del genere

Consulenza tecnica per l’attribuzione del genere

Testimonianza

“Ci sono volte in cui mi soffermo davanti allo specchio e penso a tutte quelle sofferenze che ho dovuto passare per diventare la persona che sono oggi, sorrido finalmente ma con un sorriso vero, senza finzioni né menzogne, senza recite che, prima di iniziare il percorso, ero costretta a fare per paura di  non essere accettata.
Ho nascosto per anni ciò che veramente ero sia a me stessa sia agli altri.
Non ho mai avuto quell’adolescenza che ho sempre desiderato, ho odiato il mio corpo soprattutto quando si iniziava a svilupparsi al maschile, non ero protagonista della  vita che mi circondava ma succube e attenta ad essere spettatrice di me stessa, assumendo forzatamente comportamenti maschili nel modo di camminare e nel modo di relazionarmi con gli altri per paura che potessero accorgersi della mia vera anima, mettendo in conto anche il fatto che in una città dove il pregiudizio regna sovrano se qualcuno fosse venuto a sapere della mia situazione niente altro poteva fare che buttare fango addosso sia a me che alla mia famiglia.
Non ho mai potuto realizzare ne le uscite con le compagne di scuola con abitini che ho sempre sognato, con un trucco che ho sempre voluto, né tantomeno le prime cotte verso i maschietti, in quanto, essendo esteticamente maschio, non potevo interessare minimamente.
Ad un certo punto, non potendo andare contro la mia vera natura ovvero quella femminile, il mio cuore ha iniziato a urlare aiuto e nel momento in cui ha urlato, è esploso come un vulcano eruttando la libertà.
Non sto qui a parlare di altre sofferenze psicologiche perché ciò che importa in questo momento è il fatto che io sia ormai una donna, soddisfatta, realizzata e soprattutto innamorata finalmente di un uomo che mi vuole bene e mi rispetta per ciò che sono e non per quello che avrei fatto finta di essere se avessi continuato a nascondere la mia vera anima.”

La transizione di genere è il processo attraverso il quale un individuo decide di abbandonare il ruolo e le caratteristiche di genere associati al sesso biologico assegnato alla nascita, al fine di vivere appieno nel genere con cui si identifica, che può essere maschile, femminile o non binario.

In Italia, la possibilità di cambiare il sesso e il genere anagrafico è regolata dalla Legge n. 164 del 14 aprile 1982, recante ‘Norme in materia di rettificazione di attribuzione di sesso’.

Le persone che desiderano cambiare genere anagrafico devono intraprendere un percorso di affermazione di genere presso strutture, associazioni e presìdi che offrono tali servizi al termine del quale potranno avanzare domanda al Tribunale per ottenere l’autorizzazione al cambiamento del nome e del genere anagrafico ed eventualmente l’autorizzazione a trattamenti ormonali e/o chirurgici.

Solo alcuni individui transgender scelgono di apportare modifiche al proprio corpo attraverso un percorso graduale di transizione che può includere trattamenti ormonali e/o interventi chirurgici. Per coloro che desiderano sottoporsi all’intervento chirurgico per la riconversione sessuale (RCS), dopo due anni di accompagnamento psicologico e con l’autorizzazione del Tribunale, possono procedere all’intervento chirurgico che comporta la rimozione dei genitali del sesso assegnato alla nascita e la costruzione dei genitali del sesso desiderato.

Oggi, in Italia è però possibile ottenere il cambiamento dei dati anagrafici senza sottoporsi a specifici interventi farmacologici o chirurgici per modificare i caratteri sessuali secondari, opzione divenuta possibile grazie alla sentenza n. 221/2015 della Corte Costituzionale.

Per poter procedere ad entrambi i percorsi è tuttavia necessario fare richiesta al Tribunale e tali domande dovranno essere accompagnate da una documentazione psico-diagnostica e da una documentazione medica che attestino il percorso di affermazione di genere e la volontà di rettificare il proprio genere ed eventualmente il proprio sesso anagrafico.

Nella domanda del Tribunale, sarà necessario allegare una relazione psicologica che attesti la disforia di genere o incongruenza di genere, ovvero il malessere dovuto al non riconoscersi nel sesso biologico assegnato alla nascita e l’identificazione con l’altro sesso. Tale documentazione è ad oggi essenziale per poter richiedere, oltre che l’autorizzazione del Tribunale, visite, farmaci e colloqui psicologici di supporto alla persona in transizione.

Come per ogni istanza presentata al Tribunale, il Giudice istruttore ha la facoltà di designare uno o più Consulenti dotati di comprovata esperienza tecnica al fine di condurre indagini e fornire chiarimenti.

Qualora il ricorrente fornisca una documentazione ampia e adeguata, il Giudice può decidere di rinunciare alla nomina del Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) per richiamare direttamente gli specialisti firmatari della documentazione per un’audizione in Tribunale.

Tuttavia, se il Giudice riterrà che la documentazione fornita non sia adeguata, e che sia necessaria la nomina di un CTU per garantire la validità della sentenza, la consulenza dovrà concentrarsi sulla valutazione della documentazione stessa, individuando eventuali lacune, incongruenze o errori.

Il fulcro della consulenza sarà orientato a escludere la presenza di altre condizioni quali travestitismo, intersessualità, ermafroditismo, omosessualità e transessualismo secondario, che potrebbero mascherare una situazione di transessualismo solo apparente o temporaneo.

Il giudice in ultimo valuterà se autorizzare o meno l’interessato quando la persona risulterà aver affermato definitivamente la propria identità di genere in maniera armonica avendo raggiunto il proprio benessere psico-fisico.

Sai che il fulcro della consulenza tecnica psicologica per la rettificazione di attribuzione del genere deve essere orientata ad escludere la presenza di altre condizioni quali travestitismo, intersessualità, ermafroditismo, omosessualità e transessualismo secondario, che potrebbero mascherare una situazione di transessualismo solo apparente o temporaneo? Se vuoi diventare esperto in questo tipo di valutazione, segui il seguente corso intensivo live e on demand. 
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