Uguaglianza, dignità, benessere psicologico: diritti umani fondamentali

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Uguaglianza, dignità, benessere psicologico: diritti umani fondamentali

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Psicologia

Uguaglianza, dignità, benessere psicologico: diritti umani fondamentali

Stella Masci

Laureata in Psicologia Giuridica Forense e Criminologica presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, ha svolto un tirocinio post-laurea presso l’Istituto Medico-Legale dell’Areonautica militare di Roma terminato con l’Abilitazione alla Professione.

Il 10 dicembre di ogni anno viene celebrata la #GiornataMondialedeiDirittiUmani.

Questa giornata è stata istituita per ricordare l’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (DUDU) nel 1948, un documento storico che rappresenta una pietra miliare nel riconoscimento universale della dignità e dei diritti fondamentali di ogni essere umano.

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è stata redatta sotto la guida di figure come Eleanor Roosevelt e René Cassin ed  è composta da 30 articoli che coprono i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali. I primi articoli si focalizzano ad esempio sui principi di uguaglianza e non discriminazione, affermando che “tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti” (ONU, 1948). 

Con l’introduzione di questo documento il mondo ha visto progressi significativi come il riconoscimento dei diritti delle donne in molti Paesi e l’espansione della protezione per le persone LGBTQ+. Tuttavia secondo il rapporto annuale di Amnesty International (2023) i conflitti armati, le disuguaglianze economiche e le discriminazioni continuano a minacciare i diritti di milioni di persone.

Come possiamo fare la differenza? La Giornata Mondiale dei Diritti Umani non è solo un momento di riflessione, ma un’opportunità per agire. Ognuno di noi può contribuire, ad esempio:

  • sensibilizzando la comunità sui temi dei diritti umani;
  • sostenendo le organizzazioni che lavorano per la difesa dei diritti;
  • chiedendo ai governi di rispettare e promuovere gli standard internazionali.

Come affermava Nelson Mandela, “Negare alle persone i loro diritti umani significa sfidare la loro stessa umanità“. Il rispetto dei diritti umani è un dovere collettivo e inalienabile, un impegno che si muove oltre i confini geografici, culturali e politici.

I diritti umani e la psicologia sono profondamente interconnessi in una relazione profonda bidirezionale. La privazione dei diritti fondamentali come la libertà, la sicurezza e l’accesso all’istruzione genera conseguenze devastanti sulla salute mentale. Al contrario, il benessere psicologico è essenziale per garantire che gli individui possano godere pienamente dei propri diritti.

Gli studi dimostrano che le violazioni dei diritti umani come la tortura, la discriminazione e l’oppressione politica sono associate a un aumento del rischio di disturbi psicologici, tra cui depressione, ansia e sindrome da stress post-traumatico (PTSD). (Bäärnhielm et al, 2017). 

Secondo il World Mental Health Survey (OMS, 2017), i sopravvissuti a conflitti armati e persecuzioni politiche hanno probabilità significativamente più alte di sviluppare PTSD rispetto alla popolazione generale. 

La psicologia non si limita a documentare gli effetti delle violazioni, ma svolge anche un ruolo attivo nella promozione dei diritti umani. Attraverso interventi mirati i professionisti della salute mentale possono aiutare le vittime di violazioni a recuperare la loro dignità e il senso di controllo sulla propria vita. Ad esempio:

  • le terapie basate sulla resilienza aiutano i sopravvissuti a superare traumi complessi;
  • programmi di psicoeducazione nelle scuole e nelle comunità riducono la discriminazione e promuovono la coesione sociale.

L’American Psychological Association (APA) ha istituito un comitato per i diritti umani che lavora per integrare i principi di giustizia sociale nel campo della psicologia e per sensibilizzare sull’importanza di un approccio basato sui diritti nella pratica psicologica.

La Giornata Mondiale dei Diritti Umani è un richiamo alla responsabilità universale di proteggere la dignità e la libertà di ogni individuo in quanto ogni piccolo gesto per i diritti umani può avere un impatto duraturo, contribuendo a costruire una società sana per le generazioni future. 

La relazione tra diritti umani e psicologia evidenzia che il benessere mentale non è solo una conseguenza, ma anche una precondizione per la piena realizzazione dei diritti umani. 

Bibliografia 

Nazioni Unite, A. G. (1948). Dichiarazione universale dei diritti umani, in Retrieved June28, 2016.

Amnesty International, Rapporto annuale 2023

Mandela, N. (1997). Lungo cammino verso la libertà: autobiografia (Vol. 1369), Feltrinelli Editore.

Bäärnhielm, S., Laban, K., Schouler-Ocak, M., Rousseau, C., & Kirmayer, L. J. (2017), “Mental health for refugees, asylum seekers and displaced persons: A call for a humanitarian agenda”, in Transcultural Psychiatry54(5-6), 565-574.

American Psychological Association, Programma di psicologia e diritti umani (2020).

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