Il narcisista maligno nella dinamica di coppia: rilevanza criminologica

Ultimi Commenti

Il narcisista maligno nella dinamica di coppia: rilevanza criminologica

Narcisista
Psicologia Giuridica

Il narcisista maligno nella dinamica di coppia: rilevanza criminologica

Michela Fanni, psicologa, ha studiato Psicologia Criminologica e Forense c/o l’Università di Torino. Frequenta un master in Criminologia e Psicologia Giuridica c/o la LUMSA.

Il disturbo narcisistico di personalità è una condizione psicologica estremamente complessa, caratterizzata da diversi livelli di gravità della patologia, e da tratti e caratteristiche più o meno presenti in alcuni individui piuttosto che in altri.

Anche se con gravità o forme differenti, il soggetto narcisista presenta alcune caratteristiche descritte dal Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali (DSM), come apparente fiducia in se stessi, autostima grandiosa nella realtà o nella fantasia, necessità di ammirazione, svalutazione e disprezzo verso sentimenti e qualità delle altre persone, e la mancanza di empatia (APA, 2013).

Il ritratto del disturbo narcisistico di personalità fornito dal DSM, secondo Gabbard e Crisp (2019), può trovare una corrispondenza nel cosiddetto narcisista grandioso, ma non considera le diverse declinazioni della patologia che effettivamente possono essere ritrovate nel contesto clinico e terapeutico, come per esempio forme particolarmente gravi e potenzialmente ad alto rischio criminologico.

E’ possibile individuare una particolare tipologia di narcisismo, definita “narcisismo maligno”, che rappresenta lo sviluppo più drammatico e pericoloso del disturbo narcisistico di personalità, poco diffuso a livello statistico ma comunque rilevante nelle dinamiche di interesse criminologico; questa particolare declinazione della patologia narcisistica si osserva quando la grandiosità del paziente si combina con componenti di sadismo e aggressività, manifestandosi con possibili comportamenti antisociali e spesso delle inclinazioni alla paranoia.

Un elemento distintivo del narcisista maligno è l’inclinazione alla menzogna patologica e una forte difficoltà nel mantenimento di relazioni romantiche stabili e significative, ma anche dei sentimenti preponderanti di inferiorità ed insicurezza (Goldner-Vukov & Moore 2010).

Questa particolare forma di disturbo narcisistico di personalità si rivela significativa a livello criminologico, in particolare all’interno della dinamica di coppia, a causa delle sue forti implicazioni relazionali. Sebbene le relazioni possano contribuire al controllo personale supportando il senso di valore e competenza, in questo specifico caso, la perdita della relazione può essere avvertita come fortemente traumatica.

Il narcisista maligno all’interno delle relazioni intime e romantiche si manifesta in modo paradossale: da una parte, questi individui spesso hanno successo nell’iniziare nuove relazioni romantiche, poiché risultano affascinanti e si mostrano come partner desiderabili; dall’altra, possiedono una serie di caratteristiche, come l’autostima ipertrofica, che può essere associata a tratti come la mancanza di empatia e la tendenza a sfruttare gli altri. Le manifestazioni disfunzionali all’interno delle relazioni celano un nucleo nascosto, organizzato attorno ad aspettative grandiose e fantasie di perfezione e onnipotenza circa la propria figura.

L’unica forma di amore che il narcisista maligno è in grado di concepire è quella che si esprime attraverso una totale fusione in cui l’altro è “fagocitato”, cioè in cui l’altro non esiste autonomamente come individuo indipendente dal sé narcisista e con pensieri propri, ma esiste in quanto oggetto funzionale all’aumento dell’autostima del paziente.

Pertanto generalmente, in questa particolare casistica, il soggetto narcisista ricerca nel partner le caratteristiche di individuo non esigente, incline alla sottomissione e che sia disposto a restare in secondo piano, senza mai metterlo in ombra.

Il partner del narcisista all’interno della relazione di coppia può essere definito “narcisista complementare”, il quale alla base è costituito comunque da una struttura narcisistica, ma in senso opposto rispetto al narcisista vero e proprio: se il narcisista ha bisogno di farsi ammirare, il narcisista complementare mira alla fusione con l’altro. La dinamica relazionale sarà caratterizzata da un costante atteggiamento di disprezzo e controllo, e ciò non ha la sua genesi in una forma di odio, ma piuttosto nel tentativo di evitare di provare invidia verso il partner (Perrone, 2013).

Diversi esperti hanno constatato l’esistenza di un collegamento tra i sentimenti di inferiorità provati dai narcisisti con una grave forma della patologia, ed una tendenza all’aggressività verso chi lede la propria immagine idealizzata. Nei casi più estremi, di conseguenza, l’aggressività e gli atti criminologicamente rilevanti, come l’omicidio, potrebbero rappresentare un tentativo disperato di ristabilire il controllo sull’autostima e sul senso di grandiosità che sono stati compromessi a causa di altri individui. Come emerso da diversi studi, come per esempio una ricerca effettuata da Stone (1993), spesso gli omicidi coniugali risultano fortemente associati con la componente narcisistica, ed uno dei moventi principali è legato a sentimenti come avidità, gelosia e desiderio di liberarsi del partner sessuale, al fine di essere liberi nella ricerca di nuove relazioni.

Per comprendere la natura delle relazioni intraprese dal narcisista, è possibile fare riferimento ad uno specifico comportamento assunto dal paziente durante la fase iniziale della relazione, il quale è stato analizzato in uno studio pionieristico del 2016, presso l’Università dell’Arkansas (Struzenberg, 2016); la ricerca, condotta su un campione di 484 soggetti di età compresa tra 18 e 30 anni, analizzò il comportamento dei narcisisti nelle fasi iniziali delle relazioni interpersonali, in particolare nella relazione di coppia, identificando la fase del “love bombing”. Quest’ultima consiste nell’atteggiamento portato avanti dal narcisista di riempire il partner di attenzioni e gratificazioni per ottenere potere sull’altro e renderlo più facilmente manipolabile.

Nelle relazioni di coppia intrattenute da un individuo con narcisismo maligno, l’altra persona è funzionale unicamente a nutrire il proprio ego. In particolare, sono state identificate quattro funzioni del love bombing:

  • presentarsi come un partner autentico, affidabile e mosso da buone intenzioni;
  • indurre il partner a rinforzare la propria immagine idealizzata;
  • trasmettere un sentimento intenso e di amore sincero verso l’altro;
  • generare nel target una sorta di “fantasia condivisa” che esclude gli altri e che talvolta può assumere caratteristiche simili ad una psicosi.

Al fine di assicurarsi che il partner sia sufficientemente “dipendente”, il narcisista inizia a compiere atti degradanti, dapprima occasionalmente, in seguito con maggiore frequenza. In compenso, metterà in atto comportamenti estremamente positivi, presentandosi come amante premuroso, con atteggiamenti di cura e di attenzione, per poi alternarli ad altrettanti comportamenti negativi, come intensa gelosia, utilizzo di violenza, atteggiamenti imprevedibili e aggressività.

Questo atteggiamento contraddittorio può causare una significativa dissonanza cognitiva nella vittima, e questa risulta essere la fase più delicata di una relazione, poiché la stessa si ritrova di fronte a due uniche opzioni, cioè interrompere subito la relazione o sprofondare totalmente in una situazione di dipendenza emotiva. I comportamenti di manipolazione aggressiva e violenza psicologica sono funzionali all’induzione del sentimento della paura e del senso di colpa, comportamenti che, in alcuni casi, possono sfociare in violenza fisica e, all’estremo, nell’omicidio del partner.

Un elemento chiave, che potrebbe favorire il passaggio dalla disfunzione interna nella coppia ad atti rilevanti a livello criminologico, è la ricerca di autonomia da parte di quest’ultima, unita agli sforzi per creare spazi di indipendenza, spesso accompagnati da sospetti di infedeltà sessuale.

In alcune circostanze, gelosia ed umiliazione possono sfociare in comportamenti che hanno implicazioni criminologiche significative; ad esempio, possono manifestarsi episodi di stalking, finalizzati a causare timore nella vittima, o altre forme di aggressione fisica e psicologica che soddisfano il desiderio del narcisista di infliggere danni all’altro.

In sintesi, nelle fasi iniziali di una relazione con un narcisista maligno, è possibile riscontrare una fase di “love bombing”, in cui il narcisista sovraesalta il partner con eccessive dimostrazioni di affetto e attenzione, allo scopo di conseguire un controllo su di lui; tuttavia, questa fase viene seguita rapidamente da una serie di comportamenti dannosi, come gelosia, abuso psicologico e fisico.

Nel momento in cui, inoltre, il partner del narcisista è un soggetto fortemente fragile, manipolabile e, per esempio, affetto da un disturbo dipendente di personalità, potrebbero instaurarsi delle dinamiche interpersonali estremamente pericolose e con rilevanza criminologica elevata. Si può dunque affermare che questa particolare grave forma di narcisismo risulti associata a comportamenti distruttivi e tossici all’interno delle relazioni, come la provocazione intenzionale di gelosia, le minacce implicite o esplicite, il ricorso a punizioni emotive, le minacce di tradimento e l’uso della violenza nei confronti di potenziali rivali. A tal proposito infatti, è possibile concludere che questa particolare forma di patologia narcisistica non solo può ledere direttamente il benessere emotivo delle vittime, ma può anche condurre a gravi conseguenze di natura fisica e criminale, dirette verso la vittima stessa o verso terzi.

Riferimenti bibliografici

American Psychiatric Association (2013). Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Quinta edizione (DSM-5), trad. it. Raffaello Cortina, Milano 2014.

Gabbard, G. O., & Crisp, H. (2019). Il disagio del narcisismo: dilemmi diagnostici e strategie terapeutiche con i pazienti narcisisti. Cortina.

Goldner-Vukov, M., & Moore, L. J. (2010). Malignant narcissism: from fairy tales to harsh reality. Psychiatria Danubina, 22(3), 392-405.

Perrone, V. (2013). Psicopatologia delle relazioni di coppia: gli “incastri perfetti”. Mente e cura, 168-181.

Stone, M. H. (1993). Abnormalities of personality, within and beyond the realm of treatment. Norton & Co, New York.

Strutzenberg, C. (2016). Love-Bombing: A Narcissistic Approach to Relationship Formation. Human Development and Family Sciences Undergraduate Honors Theses.


Vuoi formarti in ambito penale? I
l corso on demand Lo psicologo “esperto” nel processo penale. Adulto Autore di Reato: valutazione dell’imputabilità, testimonianza e pericolosità sociale” offre agli psicologi forensi la cornice giuridica, gli strumenti dotati di affidabilità scientifica e le competenze per condurre valutazioni dell’imputabilità, della capacità a rendere testimonianza e della pericolosità sociale nel procedimento penale.
Concentrandosi su modalità operative, tecniche di valutazione e procedure metodologiche, il corso integra prospettive psicologiche e legali. 
Acquistalo scontato fino al 40% abbonandoti alla Community di Psicologia in Tribunale!
Paga in 3 rate senza interessi da 30€ a 2.000€ 

Dal nostro Blog

Lascia un tuo commento all'articolo

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *