Maltrattamenti sui minori e disagio psichico

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Maltrattamenti sui minori e disagio psichico

Stefania Tucci

Psicologa, psicoterapeuta, divulgatrice scientifica, co-founder di Psicologia in Tribunale

Il fardello

Di recente, uno studio australiano, pubblicato sulla rivista JAMA Psychiatry, ha condotto un’analisi del fenomeno del maltrattamento infantile nel paese, rivelando che causa fino al 40% dei disturbi mentali comuni cronici durante l’arco della vita. Nel concetto di maltrattamento infantile rientrano l’abuso fisico, sessuale, emotivo, oltre che la trascuratezza emotiva o fisica prima dei 18 anni.

I dati sui quali si è fondata la ricerca includono sondaggi nazionali forniti dall’Australian Child Maltreatment Study nel 2023 (8.500 partecipanti), dall’Australian National Study of Mental Health and Wellbeing 2020-2022 (15.893 partecipanti) e dall’Australian Burden of Disease Study 2023.

Le problematiche prese in esame, l’ansia, la depressione, l’abuso di alcol e droghe, l’autolesionismo e i tentativi di suicidio. 

Dalla ricerca è emerso che il maltrattamento infantile è all’origine del 41% dei tentativi di suicidio, del 35% dei casi di autolesionismo e del 21% dei casi di depressione. 

Lo studio, è il primo a fornire stime riguardo le condizioni di salute mentale in Australia in relazione ai maltrattamenti infantili. I risultati evidenziano l’urgenza di mettere a punto piani di prevenzione, per ridurre questo fenomeno e il conseguente carico dei disturbi mentali. Una ricerca precedente aveva rilevato, infatti, che oltre la metà degli australiani, il 53,8%, per l’esattezza, ha subito maltrattamenti durante la propria infanzia.

Tra le misure di prevenzione che dovrebbero essere favorite per alleviare lo stress vissuto dalle famiglie si trovano il congedo parentale retribuito, i servizi di assistenza all’infanzia a prezzi accessibili e la garanzia che i genitori abbiano accesso alle cure e al sostegno per la propria salute mentale. Questi interventi dovrebbero essere strutturali e potrebbero fare un’enorme differenza per i bambini australiani, favorendo la salute mentale della popolazione.

Cosa si intende per maltrattamento infantile e quali sono le conseguenze?

«Con l’espressione “maltrattamento infantile” si fa riferimento a varie forme di abuso e trascuratezza nei confronti di persone con meno di 18 anni. Le tipologie riconosciute sono abuso fisico, abuso sessuale, abuso psicologico e trascuratezza, che in comune hanno conseguenze di danni a salute, sopravvivenza, sviluppo e dignità del minore». 

In Europa sono 55 milioni i bambini e gli adolescenti che subiscono qualche forma di maltrattamento. Anche nel nostro Paese il fenomeno è preoccupante, con una estrema variabilità da regione a regione. 

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la principale forma di violenza sui minori, nel 36,1% dei casi, è quella verbale. Comportamenti come insultare, criticare o minacciare costituiscono una forma di abuso psicologico, definito anche abuso emotivo. Questi comportamenti hanno un impatto negativo sulla crescita e la salute mentale del minore e dell’adulto che diverrà, sia perché vanno a intaccare la percezione del senso di sé , sia perché i copioni relazionali di vittima e carnefice vengono appresi attraverso l’imitazione. 

Il peso delle parole pronunciate dai genitori o da chi si occupa del bambino/adolescente a livello educativo può essere molto gravoso, così come tutte le altre forme di maltrattamento. Già nel 1932, Ferenczi sosteneva che il bambino finisce presto per aderire alla visione della realtà proposta dall’adulto abusante. E preferisce pensare di essere lui/lei a sbagliare e a non comprendere adeguatamente quello che sta succedendo, piuttosto che pensare di non essere amato: “la colpa è mia”. Altrimenti, qualcuno avrebbe dovuto arrivare per aiutarlo e proteggerlo.

Nei casi più gravi, i maltrattamenti danno vita a disturbi post traumatici da stress complessi, a forme di scissione della personalità, di ritardo cognitivo, autolesionismo, esponendo il minore prima e l’adulto poi a forme di rivittimizzazione oppure di identificazione con l’aggressore che rimetteranno in scena, di generazione in generazione, la violenza sui minori.

Come ha sostenuto di recente la vice ministro Maria Teresa Bellucci, le istituzioni hanno «il compito di prendersi cura dei loro sogni, di sostenerli in un percorso di vita sana e lontana da ogni tipo di maltrattamento». In realtà, se vogliamo che qualcosa cambi, tutti dobbiamo farci carico della cura dei nostri bambini e adolescenti, soprattutto quando siamo genitori, perché il trauma relazionale costituisce la forma di violenza più grande alla quale un essere umano possa essere esposto. 

Sitografia

Lucinda Grummitt, PhD; Jessie R. Baldwin, PhD; Johanna Lafoa’i; et al, “Burden of Mental Disorders and Suicide Attributable to Childhood Maltreatment”, in JAMA Psychiatry. Published online May 8, 2024, doi :10.1001/jamapsychiatry.2024.0804: https://jamanetwork.com/journals/jamapsychiatry/article-abstract/2818229

“Indice regionale su maltrattamento e cura all’infanzia 2024. Le parole sono importanti”, in Cesvi Fondazione,  https://www.cesvi.org/notizie/indice-regionale-sul-maltrattamento-e-la-cura-allinfanzia-in-italia-le-parole-sono-importanti/

“Parole che feriscono, parole che curano”, in Cesvi Fondazione, 7 Agosto 2024, https://www.cesvi.org/notizie/parole-che-feriscono-parole-che-curano/

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