La consulenza psico-forense. Lo psicologo giuridico al fianco dell’avvocato
02/09/2020 2022-06-15 14:04La consulenza psico-forense. Lo psicologo giuridico al fianco dell’avvocato
Maria Cristina Passanante
in collaborazione con Giulia Faia
Psicologa giuridica forense
Quando dobbiamo affrontare problematiche di carattere giuridico, ci rivolgiamo, ovviamente, a un legale che, in qualità di esperto, ci guidi e tuteli i nostri interessi durante tutto l’iter processuale. La consulenza legale, però, allorché le dinamiche tra le parti siano troppo conflittuali, può non essere sufficiente a gestire la situazione, dando vita a ulteriori problemi che possono determinare il dilatarsi dei tempi e dei costi delle cause.
In tutti questi casi, infatti, è la sfera emotiva ad entrare in gioco, e la normale capacità delle persone coinvolte di prendere decisioni guidate dalla ragione salta. Circostanze tipiche sono quelle legate alle separazioni e all’affidamento dei figli; alla divisione dei beni di famiglia; ai problemi di vicinato o a quelli tra soci. Ma l’elenco potrebbe essere ancora più lungo.
Gli avvocati non possono essere esperti in tutte le materie ed hanno quindi necessità di consulenti che li affianchino al momento di fare osservazioni e rilievi di carattere tecnico. In queste situazioni, il ruolo dello Psicologo Giuridico può essere determinante e risolutivo. La sua funzione consiste nell’accompagnare il proprio cliente a scoprire ed attuare strategie alternative e capaci di raggiungere gli obiettivi concordati.
L’intervento dello Psicologo Giuridico non è un intervento terapeutico. Lo Psicologo Giuridico è una figura professionale che ha una formazione quinquennale in Psicologia e un master e/o un corso di alta formazione in Psicologia Forense. Nel procedimento giuridico, in qualità di Consulente Tecnico di Parte, CTP, può essere chiamato dalle parti per assisterle tecnicamente durante le fasi processuali, sia in ambito civile che penale, adulti e minori.
Ma può affiancare l’avvocato fin dai primi colloqui con il cliente, effettuando un’analisi accurata delle dinamiche del problema dal punto di vista psicologico, emotivo e relazionale. Questa forma di collaborazione può essere richiesta dal legale, indipendentemente dal fatto che intenda nominarlo nel processo in qualità di consulente tecnico di parte. Si tratta di una collaborazione più informale rispetto alla consulenza tecnica, ma molto efficace per fornire alle parti delle conoscenze specifiche per la gestione della causa.
Nota come Consulenza psico-forense o Trial Consultation, consente allo Psicologo Giuridico di mettere a disposizione le proprie competenze per varie attività di carattere pre ed extra processuale come, a titolo di esempio, operazioni a supporto dei casi di separazione e divorzio; creazione delle domande per la Cross Examination; deposizione dell’imputato; preparazione e analisi dell’audizione protetta del minore; redazione di pareri tecnico-scientifici ad uso del legale; scelta e preparazione del testimone; supporto tecnico e scientifico nella preparazione dell’arringa; valutazione psicologica per l’ambito assicurativo.
L’ambito di intervento delle consulenze psico-forensi è in continua espansione, e la collaborazione tra psicologi e avvocati, nel rispetto dell’autonomia tra i due ambiti, una pratica sempre più frequente. Un vero e proprio approccio interdisciplinare che consente di affrontare in maniera onnicomprensiva le esperienze complesse ed offrire così al cliente un’assistenza altamente qualificata.
Lo Psicologo Giuridico si avvale dell’utilizzo di numerosi strumenti tecnici che possono andare dai colloqui clinici all’applicazione di batterie di test standardizzati. Ma, prima di tutto, grazie al dialogo e all’ascolto professionali, instaura un rapporto con il cliente che favorisce in quest’ultimo la capacità di individuare, riconoscere e ristrutturare il problema, al fine di superarlo.
L’obiettivo del suo operato sarà quindi quello di supportare il cliente perché possa prendere, in piena consapevolezza, decisioni giuridiche importanti che possano riverberarsi in ambito personale o professionale, condizionandone, qualche volta, in modo significativo, la qualità e il benessere della sua esistenza. Il lavoro dello Psicologo Giuridico risulterà quanto più efficace tanto più farà sì che l’assistito possa allargare i propri orizzonti mentali, modificando il proprio modo di vedere il problema, diventando così capace di affrontarlo in maniera diversa e più efficace.
Commento (1)
Rossella Fusina
Buongiorno, sono un avvocato di Verona e sarei interessata ad un’ eventuale collaborazione..può interessare?