Ultimi Commenti
Sal e vorrei capire se posso dare la domanda in una sola corte d appello tipo Roma o se devo…
Salve ho bisogno di un aiuto. Ho bisogna di uno pisocologia per mio figlio lui ho 8 anni
Professionisti preparati e appassionati
Grandi professionisti con cui spero di collaborare in futuro
Che cosa significa essere “imputabili” e quando si diventa “imputato”?
03/03/2024 2024-03-03 19:35Che cosa significa essere “imputabili” e quando si diventa “imputato”?

Che cosa significa essere “imputabili” e quando si diventa “imputato”?
Che cosa s’intende per imputabilità?
Per imputabilità si intende la capacità di essere sottoposti a procedimenti penali e di essere ritenuti responsabili legalmente per i propri atti.
Tale principio si afferma nell’articolo 85 del Codice Penale che recita “Nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se, al momento in cui lo ha commesso, non era imputabile. È imputabile chi ha la capacità d’intendere e di volere”.
In altre parole, nel nostro sistema penale opera la cosiddetta Presunzione di imputabilità, ovvero si ritiene che chiunque abbia compiuto un fatto previsto come reato è imputabile, a meno che al momento del reato fosse incapace di intendere e volere.
Ma cosa si intende per capacità di intendere e di volere?
La capacità di intendere e volere è un concetto costituito da due attributi fondamentali:
la capacità di intendere concerne la capacità di una persona di comprendere le conseguenze, i rischi e i benefici associati ad una scelta;
la capacità di volere, invece, si riferisce alla capacità di una persona di prendere decisioni autonome e consapevoli sulla base delle proprie preferenze, valori e desideri personali.
Quando si è ritenuti imputabili?
Per il nostro Codice penale si può essere considerati imputabili solo dopo aver compiuto 14 anni, prima infatti vige la presunzione assoluta di non imputabilità, si dà per scontato dunque che il minore con età inferiore a 14 anni non sia ancora in grado di comprendere le proprie azioni e pertanto non può mai risponderne penalmente.
Dai 14 anni in poi però, non si è automaticamente capaci d’intendere e di volere: l’imputabilità di coloro che hanno tra i 14 e i 18 anni, infatti, deve essere accertata caso per caso, valutando con una perizia psicologica il grado di maturità raggiunto dal soggetto sempre in relazione al reato commesso.
Gli adulti invece, come già accennato, sono tutti considerati imputabili, o presunti imputabili, a meno che non si dimostri che, al momento del reato, il reo fosse incapace di intendere e di volere.
In sintesi, se per l’adulto è l’incapacità che deve essere accertata perché si presume abbastanza maturo, per i minori è la capacità di intendere e di volere a dover essere provata.
Cause di esclusione e diminuzione dell’imputabilità: il vizio di mente
Esistono delle cause che possono escludere o diminuire l’imputabilità e si ravvedono nella minore età, come già affrontato, nel sordomutismo, nell’ubriachezza accidentale, nell’intossicazione cronica da alcol o da sostanze stupefacenti ed infine nel vizio di mente.
Secondo quanto previsto dagli artt. 88 e 89 del Codice Penale, infatti, un’infermità fisica o psichica al momento del reato può essere tale da incidere sulla capacità d’intendere o di volere del soggetto e condurre ad un vizio totale di mente, che implica la non imputabilità del soggetto, o ad un vizio parziale di mente, in cui il soggetto risponderà del reato commesso, ma la sua pena sarà diminuita.
La presenza di disturbi mentali, malattie psichiatriche, gravi disturbi di personalità influenzano la comprensione e la consapevolezza del proprio comportamento e possono influire grandemente sull’imputabilità condizionando tipologia, lunghezza e gravità della pena.
La valutazione dell’imputabilità
Professionisti specialisti, come psicologi o psichiatri, sono coinvolti nella valutazione delle condizioni mentali dell’individuo per escludere possibili vizi di mente e accertare l’imputabilità del soggetto.
La valutazione dell’imputabilità si fonda sulla perizia psicologica, che applica strumenti e criteri psicodiagnostici analizzando se il reo, al momento del fatto, fosse capace di intendere e di volere altresì individuando l’eventuale nesso causale tra l’infermità e il reato compiuto.
Questi esperti, tramite le loro valutazioni, aiutano il giudice ad assicurare il trattamento più giusto nei confronti di individui con disturbi mentali, orientando la decisione del giudice verso le misure, detentive o meno, più adeguate al soggetto.
Se sei interessato ad approfondire l’argomento e sei uno Psicologo forense, uno Psicologo ex art. 70, uno Psichiatra, un Laureato in Psicologia e in Medicina, un Laureando in Psicologia e in Medicina, iscriviti al corso Lo psicologo “esperto” nel processo penale. Adulto Autore di Reato: valutazione dell’imputabilità, testimonianza e pericolosità sociale, tra i docenti il Prof. Giuseppe Sartori e il Prof. Vincenzo Lusa.

Corso online in diretta o in differita
Lo psicologo “esperto” nel processo penale. Adulto Autore di Reato: valutazione dell’imputabilità, testimonianza e pericolosità sociale
Venerdì 12 Aprile 2024, dalle 16:00 alle 18:00
Sabato 13 Aprile 2024, dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 17:00
Dal nostro Blog

Esperti Psicologi e Criminologi ex art. 80: prorogata la selezione in Lombardia

Minori e omicidio volontario. Il report del Servizio Analisi Criminale

Abusi Psicologici nello sport. La Sentenza della FIGC che cambia lo sport giovanile

Scopri il Piano dell’Unione Europea per i Diritti dei Minorenni

L’IA in ambito giuridico: dall’analisi dei casi alle relazioni scritte

Buongiorno, ma per quando si prevede la pubblicazione della graduatoria? Grazie