Blog

Ultimi Commenti

Finché morte non ci separi? La nullità del matrimonio spiegata da Cristiano Felisio

finche-morte-non-ci-separi-cristiano_felisio_pacini_editore_recensione
News-Recensioni-Interviste

Finché morte non ci separi? La nullità del matrimonio spiegata da Cristiano Felisio

Stefania Tucci
Psicologa e psicoterapeuta

Come nasce il patto che a sua volta origina il vincolo? Intorno a questa questione ruota il concetto di nullità del matrimonio nel diritto canonico e il testo di Cristiano Felisio, avvocato civile e rotale di lungo corso. Felisio è anche docente del nostro corso in partenza Diritto Canonico e vizi del matrimonio: la valutazione della capacità matrimoniale

Cristiano Felisio,
Finché morte non ci separi? Dodici racconti giuridici per capire quando si può ottenere la nullità del matrimonio, Pacini Editore, 2019

RIVEDI IL WEBINAR DEDICATO ALLA TEMATICA A PARTIRE DAL LIBRO DI FELISIO

Il matrimonio, in ambito canonico, è un patto che prevede o dovrebbe prevedere un consenso consapevole da parte di entrambi i contraenti il vincolo matrimoniale. L’Autore di questo libro, che ha la particolarità di porsi a cavallo tra la narrazione letteraria e quella saggistica, si domanda quali requisiti debba avere questo consenso per essere valido e per dar vita a un matrimonio in piena regola?

Ovviamente il consenso dovrà essere manifestato in forma giuridica, come prevede la legge. Ma questo è sufficiente? Il diritto canonico e anche l’evidenza quotidiana ci dice che, in realtà, non lo è.

Può accadere, infatti, più spesso di quanto siamo portati ad immaginare, che uno dei due sposi o entrambi non sia in grado di esprimere un valido consenso perché frenato da limiti di tipo psicologico o addirittura psichiatrico. Questo è il caso che il diritto canonico descrive come “incapacità a contrarre matrimonio”.

In altri casi può succedere che, pur potendo fornire un consenso, in realtà non lo si voglia esprimere in pieno. In tali circostanze, il diritto canonico parla di “simulazione o di apposizione di una condizione”.

Infine, si potrebbe trattare di un consenso dato ma influenzato da conoscenze sbagliate, per esempio in caso di errore, perché potrebbe trattarsi di un “consenso estorto attraverso violenza o per timore”.

In tutti questi casi per il diritto canonico, se dimostrato, il matrimonio può essere dichiarato nullo per l’inadeguatezza del consenso fornito all’atto della celebrazione delle nozze. E sottolineo nullo, non annullato, perché per la Chiesa, se dichiarato nullo, il matrimonio potrà essere sciolto per giusta causa perché di fatto è come se, alla sua costituzione, fossero mancati i presupposti necessari per contrarlo. Altrimenti, non potrà essere annullato, perché nessuno può sciogliere in terra ciò che in cielo è stato unito.

Formati sotto l’ombrello della logica del diritto laico, si scopre così, addentrandosi nei racconti di questo libro, che la logica del diritto canonico privilegia un approccio più affine a quello psicologico. In sostanza, la Chiesa ci dice, semplificando, che senza consenso consapevole o volontario un matrimonio non può essere considerato valido. E quanti matrimoni che finiscono in un fallimento non hanno, in fondo, questo vizio di origine?

Mi torna alla mente la storia di un paziente, sposatosi in giovane età, che la mattina delle nozze era stato svegliato dall’amico perché ancora addormentato, mentre in chiesa la fidanzata e gli invitati lo stavano aspettando. Si era così precipitato all’altare, infilando velocemente il vestito, senza avere il tempo per radersi, e da quel giorno aveva trascorso un’intera esistenza vivendo, con grande senso di colpa, vite parallele a quella matrimoniale, facilitato in ciò da un lavoro che lo portava in giro per il mondo. Era entrato in analisi afflitto da questo vissuto di colpa – a causa del quale non riusciva a chiedere il divorzio – che avrebbe potuto evitarsi se quella mattina, come il suo inconscio sembrava avergli suggerito, fosse rimasto a dormire.

Ecco, è attraverso dodici storie di coppie reali, analoghe a quella del mio paziente, che Felisio ci accompagna per mano dentro le principali ipotesi di nullità previste dal diritto canonico. Dodici storie d’amore senza lieto fine, come le definisce l’Autore. E lo fa raccontandoci la vita dei protagonisti e come le loro unioni non avessero solide basi sulle quali poggiare.

Quindi, finito ogni racconto, commenta in maniera discorsiva ogni singola ipotesi di nullità, descrivendo i processi attraverso i quali l’ipotesi prende forma. È solo in nota, infine, che Felisio rende manifesta la propria erudizione, fornendo riferimenti puntuali ad articoli di Codice e approfondimenti legali.

Questo libro, che mi piace vivamente consigliare, per come è stato concepito e strutturato, può risultare uno strumento divulgativo nuovo e originale, accessibile e utile sia ai non addetti ai lavori che agli esperti in materia. Perché la sua struttura narrativa, sapientemente maneggiata dall’Autore, non compromette, bensì amplifica, il suo valore tecnico, puntuale ed erudito.

Nuovo corso in partenza
DIRITTO CANONICO E VIZI DEL MATRIMONIO: LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITÀ MATRIMONIALE

Lascia un tuo commento all'articolo

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *