Rifiuto genitoriale: profili giuridici, psicologici e interventi operativi
€0,00 – €199,00
Il rifiuto genitoriale è una dinamica complessa che si verifica quando un figlio, in assenza di motivazioni legate a violenza o abuso, rifiuta di avere contatti con uno dei due genitori. Questo fenomeno si colloca spesso nel contesto di separazioni o divorzi caratterizzati da conflitti elevati e persistenti. Il corso ha l’obiettivo di fare chiarezza sul tema, oggi al centro del dibattito scientifico e professionale, e di fornire strumenti operativi utili per affrontare in modo qualificato queste complesse situazioni familiari.
Durante il corso avrai l’occasione di approfondire le conoscenze sul tema del rifiuto genitoriale, esplorando le più recenti evidenze scientifiche e comprendendo meglio il ruolo che l’altro genitore può assumere in queste complesse dinamiche familiari. Attraverso l’esperienza dei docenti, impegnati in ambiti diversi, affronteremo il fenomeno sia dal lato normativo sia da quello pratico-clinico, analizzando consulenze tecniche e casi concreti, nonché la testimonianza diretta di una madre, che ti permetteranno di vedere da vicino quali strumenti vengono utilizzati per le valutazioni del nucleo familiare e quali servizi territoriali vengono attivati in casi di rifiuto genitoriale. In particolare, analizzeremo casi emblematici tratti da esperienze reali, seguendo passo dopo passo tutte le fasi del lavoro peritale, dall’esame degli atti processuali fino ai colloqui con genitori e figli, alla valutazione tecnica e all’intervento dei servizi competenti sul territorio.
- Il corso è organizzato da Psicologia in Tribunale in collaborazione con la sezione ONDIF di Matera e con il patrocinio della Scuola Centrale dell’ONDIF.
- Il corso sarà gratuito per tutti gli avvocati italiani membri dell’associazione ONDIF.
Per tutti gli avvocati che si iscriveranno al corso è previsto il riconoscimento di crediti formativi del CNF.
Prenota il tuo posto oggi stesso e approfitta degli sconti!
Acquistalo entro il 31 Maggio 2025 a € 139,30 anziché € 199,00.
Acquistalo entro il 15 Giugno 2025 a € 169,15 anziché € 199,00.
Acquistalo scontato del 40% abbonandoti alla Community di Psicologia in Tribunale!
Durata del Corso: 13 ore di cui 1 videoregistrata
Date:
Venerdì 4 Luglio 2025 | 9:00 – 13:00 | 14:00 – 18:00
Sabato 5 Luglio 2025 | 9:00 – 13:00
Tipologia di Corso: Corso Intensivo Live
Paga in 3 rate mensili senza interessi da 30€ a 2.000€. Ti basta selezionare , fare l’accesso al tuo account e troverai l’opzione per il pagamento a rate.
Il rifiuto del genitore è un fenomeno complesso, influenzato da molteplici fattori, tra cui traumi, dinamiche familiari conflittuali e divergenze di valori. In situazioni di separazione conflittuale, è ormai riconosciuto in ambito clinico che un bambino possa manifestare un rifiuto verso uno dei due genitori senza una motivazione “reale”. Questo fenomeno, oltre a rappresentare una possibile lesione dei diritti soggettivi, può generare sofferenza a lungo termine e compromettere lo sviluppo psichico del minore.
La Riforma Cartabia (L. n. 206/2021), entrata in vigore nel 2022, ha introdotto significative modifiche normative, accentuando l’importanza dell’ascolto diretto del minore da parte del giudice al fine di comprendere le cause del rifiuto e intervenire prontamente per prevenire l’irreversibilità di tale dinamica.
A tale scopo, infatti, l’ordinamento giuridico ha previsto la nomina di un esperto su richiesta delle parti:
Art. 473-bis.26 - Nomina di un esperto su richiesta delle parti
1. Il giudice, su istanza congiunta delle parti, può nominare ai sensi dell'articolo 68 uno o più ausiliari, scelti tra gli iscritti all'albo dei consulenti tecnici d'ufficio,
o al di fuori dell'albo se vi è accordo delle parti, per intervenire sul nucleo familiare al fine di superare i conflitti tra le parti, fornire ausilio per i minori e
agevolare la ripresa o il miglioramento delle relazioni tra genitori e figli.
2. Il giudice individua gli obiettivi dell'attività demandata all'ausiliario tra quelli indicati nel primo comma, e fissa i termini, anche periodici, entro cui l'ausiliario
deposita una relazione sull'attività svolta e quelli entro cui le parti possono depositare note scritte.
3. Se sorgono questioni sui poteri o sui limiti dell'incarico conferito, l'ausiliario o le parti informano il giudice il quale, sentite le parti, dà i provvedimenti opportuni.
Nelle separazioni altamente conflittuali, per mantenere una posizione di rifiuto “ingiustificata”, il bambino attiva una serie di meccanismi psichici che rischiano di interferire con un sano sviluppo psicologico (Rowen & Emery, 2018). Tale dinamica si inserisce in un contesto di crescente ostilità tra i genitori, che alimenta distorsioni della realtà. Queste distorsioni favoriscono l’identificazione con un genitore e il rifiuto dell’altro, consolidando una percezione alterata della realtà. Nel tempo, questa difficoltà nel pensiero critico può stabilizzarsi e persino estendersi ad altri ambiti, influenzando in modo significativo il benessere del minore.
Può manifestarsi in modi diversi, ma spesso include comportamenti come:
- rifiuto attivo del figlio di incontrare o interagire con uno dei genitori;
- svalutazione sistematica del genitore rifiutato, con espressioni di disprezzo o paura apparentemente ingiustificate;
- alleanza con il genitore affidatario o più presente, spesso vista come un tentativo di sopravvivenza emotiva nel contesto del conflitto.
Solo attraverso una gestione attenta e sensibile di queste dinamiche è possibile evitare che il rifiuto si trasformi in una rottura definitiva del legame familiare.
Questo corso è pensato per formare e informare chi desidera conoscere meglio e lavorare con queste dinamiche relazionali.
Obiettivi
Il corso ha l’obiettivo di fare chiarezza sul tema del rifiuto genitoriale, oggi al centro del dibattito scientifico e professionale, e di fornire strumenti operativi utili per affrontare in modo qualificato queste complesse situazioni familiari. Durante le lezioni approfondirai le conoscenze teoriche più aggiornate, esplorando le evidenze scientifiche più recenti e comprendendo meglio il ruolo dell’altro genitore nelle dinamiche del rifiuto.
Grazie all’esperienza dei docenti, esperti in ambiti diversi, il fenomeno verrà analizzato sia dal punto di vista normativo sia clinico, con il supporto di casi concreti. In particolare, esamineremo situazioni reali tratte dalla pratica, seguendo passo dopo passo tutte le fasi del lavoro: dalla lettura degli atti processuali ai colloqui con genitori e figli, fino alla valutazione tecnica e all’attivazione dei servizi territoriali competenti.
A chi è rivolto*
E’ destinato ad Avvocati, Assistenti Sociali, Educatori Professionali, Psicologi ed Operatori che si occupano di bambini, ragazzi e famiglie in difficoltà.
Metodologia didattica e modalità di svolgimento
Promuoviamo una Formazione Interattiva con momenti di confronto e spazi dedicati, per questo ti invitiamo a partecipare alle live.
È però possibile seguire le lezioni sia live che on demand.
La videoregistrazione delle lezioni sarà disponibile nella tua area riservata sul portale alcuni giorni lavorativi dalla fine del corso live, necessari alla fase di editing, e consultabile per 12 mesi.
Riceverai il link di accesso a Teams dalla sezione Ondif di Matera per mail, due giorni prima dell’inizio del corso.
Materiale didattico
Al termine di ogni corso saranno disponibili nella tua area riservata le slide dell’incontro o altro materiale messo a disposizione dai docenti e le videoregistrazione delle lezioni.
Attestato di partecipazione per psicologi e altre categorie professionali
Al termine del percorso formativo sarà possibile scaricare l’attestato di partecipazione nella propria area riservata del portale.
Crediti formativi per gli avvocati
Per tutti gli avvocati è previsto il riconoscimento di crediti formativi del CNF.
Coordinamento scientifico
Comitato Tecnico Scientifico di Psicologia in Tribunale e ONDIF, Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia, sezione di MATERA.
*Articolo 21 – Insegnamento di metodi, tecniche e strumenti professionali La psicologa e lo psicologo anche attraverso l’insegnamento, in ogni ambito e ad ogni livello, promuovono conoscenze psicologiche, condividono e diffondono cultura psicologica. Tuttavia costituisce grave violazione deontologica l’insegnamento a persone estranee alla professione psicologica dell’uso di metodi, tecniche e di strumenti conoscitivi e di intervento propri della professione stessa. Costituisce aggravante il caso in cui l’insegnamento dei metodi, delle tecniche e degli strumenti specifici della professione psicologica abbia come obiettivo quello di precostituire possibili esercizi abusivi della professione.
Programma
I° Modulo – Accertamento del fenomeno e profili normativi alla luce della riforma Cartabia
9:00 – 13:00 Ven 4 Luglio 2025
Maria Cristina Passanante, psicologa giuridica e forense, cofondatrice di Psicologia in Tribunale
Apertura lavori
- Rifiuto genitoriale: cos’è e come si manifesta
- Testimonianza diretta di una madre
Lucia Maffei, avvocata, presidente sez. Matera e componente Comitato Esecutivo Nazionale dell’ONDIF, membro del CTS di Psicologia in Tribunale 9,00-10,00
I poteri del giudice e degli ausiliari nei procedimenti relativi alla disciplina della responsabilità genitoriale: strumenti giuridici per affrontare il conflitto e il rifiuto genitoriale
- La codificazione del rifiuto genitoriale: l’art 473 bis n.6 cpc
- I poteri officiosi del Giudice: la nomina del curatore speciale ex art.473 bis n.8 e dell’ausiliario ex art. 473 bis n.26
Francesca Salvia, avvocata, presidente sez. Palermo e componente Comitato Esecutivo Nazionale dell’ONDIF 10,00-11,00
Il minore esposto al conflitto genitoriale e/o alla violenza domestica
- Le indicazioni della Corte Europea per i Diritti dell’Uomo (CEDU) sulla rilevanza da attribuire all’opinione del minore
- Le cause del rifiuto: alleanza e manipolazione o violenza domestica?
Barbara Maria Lanza, avvocata, responsabile reg. Veneto e membro del Comitato di Redazione della Rivista dell’ONDIF 11,00-12,00
Il rifiuto genitoriale e la CTU
- Linee guida e protocolli adottati da alcuni Tribunali
Anna Lubrano Lavadera, psicologa giuridica e forense, psicoterapeuta, componente del Gruppo di Lavoro in Psicologia Giuridica dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, mediatrice familiare 12,00-13,00
- La ricerca esplorativa sul fenomeno presso il Tribunale Ordinario di Roma in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi del Lazio
II° Modulo – Inquadramento psicologico e valutazione consulenziale
14,00 – 18,00 Ven 4 Luglio 2025
Elisa Spizzichino, psicologa giuridica e forense, psicoterapeuta, componente del Gruppo di Lavoro “Psicologia Giuridica” dell’Ordine degli Psicologi del Lazio 14,00-15,00
Elisa Spizzichino, psicologa giuridica e forense, psicoterapeuta, consigliera segretaria e componente della Commissione deontologica dell’Ordine degli Psicologi del Lazio 15,00-16,00
Proposta d’intervento per buone prassi: risultati di ricerca
- Implicazioni cliniche del minore al centro della conflittualità nella coppia genitoriale
- Intervento multilivello nella conflittualità separativa: clinico, case management e psicoeducativo
Sabrina Tosi, psicologa giuridica e forense, psicoterapeuta, giudice onorario ℅ il Tribunale per i Minorenni delle Marche di Ancona 16,00-18,00
Strumenti e tecniche di indagine clinico-familiare
- La CTU e l’indagine specialistica sulle cause del rifiuto
- Esame dei protocolli e delle linee guida in materia
- Metodologia e tecniche di indagine
- Disegno congiunto della famiglia
- Lausanne Trilogue Play (LTP)
- Scultura familiare
Gianluca Gelso, magistrato c/o Tribunale di Civitavecchia (RM), sez. Diritti Persona, Famiglia, Minori, Lezione videoregistrata
Esperienza sul campo
- A Case History
III° Modulo – Il lavoro di rete: il ruolo dei servizi territoriali a tutela del minore
9,00 – 13,00 Sab 5 Luglio 2025
Valentina Pino, funzionario assistente sociale del comune di Roma 9,00-11,00
Il ruolo dei Servizi Sociali
- Indagine psicosociale su richiesta dell’Autorità Giudiziaria
- Affidamento al Servizio Sociale: strumento per gestire le situazioni di rifiuto genitoriale
Paolo Di Mattia, dottore in psicologia, responsabile dello Spazio Neutro di Prato, giudice onorario minorile c/o la Sezione Minorenni della Corte di Appello di Firenze 11,00-13,00
Lo Spazio Neutro nelle situazioni di Rifiuto Genitoriale: risorse e criticità
- Lo spazio neutro nel lavoro di rete
- Percorsi e gradazioni dell’intervento
- Dalla presa in carico del nucleo familiare all’espletamento dell’incarico
Docenti
Paolo Di Mattia
Dottore in Psicologia, perfezionato in Criminologia clinica e Psicologia criminale. Ha conseguito il Master in Criminologia e Vittimologia clinica e forense ed è specialista in Coordinazione Genitoriale. E’ Responsabile dello Spazio Neutro di Prato. Dal 2000 si occupa di servizi e progetti rivolti a minori esposti a esperienze sfavorevoli infantili, a rischio o vittime di abuso e maltrattamento. E’ Giudice Onorario Minorile presso la Sezione Minorenni della Corte di Appello di Firenze. In qualità di socio CISMAI, ha preso parte al gruppo di lavoro per l’estensione delle Linee di indirizzo nazionali sugli Spazi Neutri. Svolge attività di formazione in tema di Spazio Neutro e incontri protetti rivolta a psicologi, educatori, assistenti sociali.
Gianluca Gelso
Magistrato c/o Tribunale di Civitavecchia (RM), sez. Diritti Persona, Famiglia, Minori.
Barbara Maria Lanza
Avvocata cassazionista specializzata in diritto di famiglia, dal 2018 è responsabile regionale ONDiF per il Veneto e componente attivo del comitato di redazione della rivista Diritto e Processo ONDiF. Ha fatto parte del direttivo e svolto il ruolo di tutor presso la Scuola di Alta Formazione Specialistica in Diritto di Famiglia – sezione di Verona. È stata componente del Consiglio della Scuola di Alta Formazione ONDiF dal 2021 al 2024 e, dal 2025, ne è consigliera. Ha inoltre ricoperto per molti anni la carica di presidente della sezione veronese di ONDiF. È docente nel Master in Diritto e Processo della Famiglia e dei Minori dell’Università di Pisa.
Anna Lubrano Lavadera
PhD, psicologa-psicoterapeuta, specialista in psicologia clinica, CTU di diversi Tribunali Ordinari italiani, mediatrice familiare, è componente del Gruppo di Lavoro in Psicologia Giuridica dell’Ordine degli Psicologi del Lazio.
Lucia Maffei
Avvocata cassazionista, esperta in Diritto di Famiglia, presidente Sezione di Matera dell’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia e componente del Comitato Esecutivo Nazionale ONDIF, coordinatrice per la Basilicata di Diritti in Movimento. Membro del CTS di Psicologia in Tribunale.
Maria Cristina Passanante
Psicologa giuridica e forense, CTU e Perito c/o il Tribunale di Marsala, CT per varie Procure della Repubblica. Co-ideatrice e membro del CTS di Psicologia in Tribunale. E’ delegata nazionale Area Psicologia Giuridica per il Sindacato di Categoria PLP – Psicologi Liberi Professionisti. Già referente territoriale Associazione Italiana di Psicologia Giuridica, AIPG.
Valentina Pino
Funzionario assistente sociale Area Minori e Famiglie
Servizio Sociale, Municipio VIII Roma Capitale.
Viola Poggini
Psicologa-psicoterapeuta, CTU del Tribunale Ordinario di Roma, consulente di diverse Procure della Repubblica per la raccolta delle dichiarazioni delle vittime vulnerabili. È consigliera segretaria dell’Ordine degli Psicologi del Lazio e componente della Commissione Deontologica.
Francesca Salvia
Avvocata cassazionista, presidente sez. Palermo e componente Comitato Esecutivo Nazionale dell’ONDIF. Già socio fondatore e presidente dell’associazione “ Dolce Infanzia”, associazione che si occupava di adozioni internazionali che di adozioni a distanza. Già vice responsabile della “Caritas” di Partinico e consulente legale non retribuito presso il “Centro Ascolto” della Caritas di Partinico.
Elisa Spizzichino
Psicologa-psicoterapeuta, CTU del Tribunale Ordinario di Roma, perito del Tribunale Penale di Roma, consulente di diverse Procure della Repubblica per la raccolta delle dichiarazioni delle vittime vulnerabili, è componente del Gruppo di Lavoro in Psicologia Giuridica dell’Ordine degli Psicologi del Lazio.
Sabrina Tosi
Psicologa giuridica e forense, giudice onorario c/o il Tribunale per i Minorenni delle Marche di Ancona, psicoterapeuta, coordinatrice e didatta della Sede Iefcostre di Civitanova Marche, Istituto Europeo di Formazione, Consulenza Sistemica e Terapia Relazionale, già CTU e Perito c/o il Tribunale di Macerata.
Codice Sconto COMMUNITY
Gli abbonati alla COMMUNITY di Psicologia in Tribunale hanno un codice sconto valido per tutti i corsi della nostra ACADEMY. Se attivi un ABBONATO BASE, per te lo sconto è del 20% Sei attivi un ABBONATO PREMIUM, per te lo sconto è del 40% Trovi i tuoi codici sconto nella sezione dedicata all’interno della Community. Per utilizzare lo sconto, aggiungi al carrello il tuo Corso su Psicologia in Tribunale, copia e incolla il tuo codice nel campo “Codice Sconto” nella pagina di checkout e clicca su “Utilizza il Codice Sconto”.
FAQ
QUESTO CORSO È PER TE SE…
- stai cercando un percorso formativo che ti permetta di acquisire una formazione seria, esaustiva e immediatamente spendibile, in modo da poterti proporre come professionista competente.
- pensi anche tu che non ci si possa improvvisare, ma bisogna essere formati in maniera seria, in particolar modo quando si tratta di minori.
- cerchi un percorso pratico-concreto che ti dia strumenti di intervento immediato per poter interloquire con gli operatori della giustizia con competenza.
- vuoi formarti in maniera seria, con docenti che abbiano una reale esperienza sul campo e che possano fornirti competenze utili per promuoverti nel mondo del lavoro.
- vuoi capire come promuoverti nel mondo giuridico in maniera efficace, senza bruciarti possibilità preziose e senza perdere tempo.
LO SAI CHE…
… la Psicologia Giuridico-Forense è uno dei settori della psicologia che ha maggiori potenzialità in ambito professionale?
Una recente inchiesta dell’Enpap, Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Psicologi, rivela come gli Psicologi Forensi siano tra tutti i suoi iscritti quelli a reddito più elevato, secondi solo a quelli che operano nel settore del marketing. Eppure, a fronte di una crescente richiesta, sono ancora pochi gli psicologi che si dedicano a questo specifico ambito di applicazione della psicologia.
Psicologia in Tribunale è nata proprio per supportare i colleghi che si vogliano affacciare a quest’area tematica e professionale con strumenti formativi teorico-pratici, reti di colleganza, e tanta tanta competenza sul campo.
HO PAGATO IL CORSO CON BONIFICO BANCARIO…
I pagamenti tramite bonifico richiedono l’invio della distinta di avvenuto pagamento alla casella mail segreteria@psicologiaintribunale.it . La posizione verrà attivata dopo la verifica dell’effettiva ricezione del pagamento.
DOVE POSSO TROVARE LE REGISTRAZIONI DELLE LEZIONI?
Troverai le registrazioni delle lezioni entro pochi giorni nell’area riservata del portale. Le video-lezioni saranno disponibili per 12 mesi. Per accedere all’area riservata, dal sito www.psicologiaintribunale.it in alto a destra cliccare sull’icona rotonda a forma di testa “My account”
I MATERIALI SONO ACCESSIBILI DA SUBITO?
Verranno caricati entro 3 giorni lavorativi successivi allo svolgimento della lezione, compatibilmente alla ricezione del materiale da parte del docente. Tutti i materiali saranno scaricabili e potranno essere stampati.
Quando mi verrà rilasciato l’attestato?
Verrà rilasciato via mail entro 15 giorni lavorativi dal termine del corso. Per urgenze particolari scrivere a segreteria@psicologiaintribunale.it
Reviews
Non ci sono recensioni.