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Carcere: nuovi fondi per potenziare psicologi e mediatori culturali
10/02/2025 2025-02-10 19:52Carcere: nuovi fondi per potenziare psicologi e mediatori culturali

Carcere: nuovi fondi per potenziare psicologi e mediatori culturali
Il Ministero della Giustizia ha annunciato nuovi investimenti per il 2025 destinati a rafforzare le misure di supporto e trattamento per le persone detenute, con l’obiettivo di favorire la loro riabilitazione e il reinserimento sociale. In linea con l’articolo 27 della Costituzione, che promuove la funzione rieducativa della pena, sono stati stanziati complessivamente 15,3 milioni di euro attraverso la Cassa delle Ammende.
I fondi saranno così ripartiti: 9 milioni di euro per ampliare le opportunità di lavoro professionalizzante all’interno degli istituti penitenziari, 5,5 milioni per incrementare il numero di interventi di psicologia clinica e supporto psicosociale, e 800 mila euro per rafforzare la presenza di mediatori culturali, figura sempre più cruciale per la gestione delle dinamiche interculturali nelle carceri.
Questi stanziamenti rientrano in un piano di intervento più ampio, avviato ormai da tre anni, che mira a migliorare le politiche di inclusione sociale e a ridurre il tasso di recidiva. Investire nel benessere psicologico e nella formazione professionale dei detenuti rappresenta un passo fondamentale per garantire loro un futuro sostenibile al termine del percorso detentivo.
Parallelamente, sono in corso progetti finanziati con fondi strutturali europei per un totale di oltre 270 milioni di euro, destinati a interventi di inclusione sociale per le persone in esecuzione penale. Questi interventi includono programmi di formazione professionale e inserimento lavorativo, sviluppati in sinergia tra Ministero della Giustizia e Regioni, per favorire una reintegrazione più stabile e duratura nella società civile.
Per approfondire
La figura dello psicologo all’interno del sistema penale e penitenziario rappresenta il cardine dell’attività di trattamento e reinserimento dei soggetti che hanno commesso reati.
L’intervento dello psicologo penitenziario indirizza i progetti stessi di recupero, grazie alla conoscenza approfondita della personalità del detenuto o di colui che si trova all’interno del circuito giudiziario in misure alternative alla detenzione.
La figura dello psicologo penitenziario viene individuata o tra professionisti presenti nel Sistema Sanitario Nazionale o tra figure di esperti denominati esperti ex articolo 80.
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Ho seguito con molto interesse la formazione "La sottrazione di minore. Aspetti giuridici e sociali" e ci tengo a fare…