Bambini vittime e testimoni di violenza nel processo penale e civile

Iscrizioni chiuse

Bambini vittime e testimoni di violenza nel processo penale e civile – Corso del progetto Enclave – 3 dicembre

Gratuito

Il Corso di formazione del Progetto Enclave, organizzato da Eurocrime – Research, Training and Consulting Srl insieme a Psicologia in Tribunale, è stato ideato per fornire a tutti i soggetti coinvolti in ambito forense in attività che coinvolgono minori vittime o testimoni di violenza e abusi una visione d’insieme dei bisogni dei minori coinvolti, dei loro diritti e della necessità di tutelarli (in particolar modo contro il rischio di doppia vittimizzazione), dei rischi per il loro benessere psico-fisico, ed al tempo stesso delle esigenze giudiziarie, delle prescrizioni normative e procedurali, e delle competenze professionali degli altri soggetti coinvolti.


Durata del Corso: 3 ore
Termine iscrizioni: 2 dicembre 2022
Numero massimo di iscritti: 100 

Esaurito

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Corso di Formazione del progetto Enclave

Bambini vittime e testimoni di violenza nel processo penale e civile.
Dalla fase investigativa all’incidente probatorio

Sabato 3 dicembre 2022, dalle 9.00 alle 12.00 

La direttiva europea 2012/29/EU (c.d. Direttiva sulle Vittime di Reato) stabilisce la regola della valutazione individuale per ogni vittima di reato in tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea, evidenziando così la necessità di un approccio flessibile, professionale, sensibile e attento alle esigenze del caso specifico quando ci si confronta (non solo in ambito terapeutico ma anche in ambito legale e giudiziario) con le vittime di reato, e soprattutto di reati ad alto impatto fisico ed emotivo quali la violenza, ad es. sessuale o domestica. 

Purtroppo, i bambini vittime o testimoni di abusi sono spesso ri-vittimizzati da sistemi giudiziari non in grado di adattarsi adeguatamente ai loro diritti e ai loro bisogni. Attività giudiziarie e forensi come l’incidente probatorio o l’interrogatorio del minore, se svolti in modo scorretto, poco attento, senza la consapevolezza delle specifiche necessità del caso concreto, mettono seriamente a rischio i diritti ed il benessere psico-fisico del minore, già vulnerabile a causa del trauma subito. I rischi per il minore aumentano in modo esponenziale a causa della scarsa offerta di formazione interdisciplinare per i professionisti del settore legale e giudiziario, inclusi gli esperti forensi, nonché dei servizi di supporto alle vittime, soprattutto in riferimento alle procedure che riguardano gli interrogatori giudiziari, gli incidenti probatori, e fattispecie connesse.

Il Corso di formazione del Progetto Enclave, organizzato da Eurocrime – Research, Training and Consulting SrL insieme a Psicologia in Tribunale, è stato ideato per fornire a tutti i soggetti coinvolti in ambito forense in attività che coinvolgono minori vittime o testimoni di violenza e abusi una visione d’insieme dei bisogni dei minori coinvolti, dei loro diritti e della necessità di tutelarli (in particolar modo  contro il rischio di doppia vittimizzazione), dei rischi per il loro benessere psico-fisico, ed al tempo stesso delle esigenze giudiziarie, delle prescrizioni normative e procedurali, e delle competenze professionali degli altri soggetti coinvolti.

Il progetto europeo “ENCLAVE – Migliorare le capacità dei professionisti del settore legale e giudiziario sulle procedure degli interrogatori forensi in caso di bambini vittime e testimoni di violenza” (“ENCLAVE – Enhancing the capacity of legal & justice professionals on forensic interview procedures for child victims and witnesses of violence”) è iniziato il 1 febbraio 2021 e si concluderà a gennaio 2023. Il suo obiettivo è promuovere cambiamenti significativi nei procedimenti penali nei diversi Paesi europei coinvolti (Italia, Grecia, Spagna, Belgio ed Estonia) per promuovere un’attuazione più consapevole dei protocolli di interrogatorio forense di minori vittime o testimoni di abusi o violenza, al fine di sensibilizzare i vari attori coinvolti sui bisogni ed i diritti dei minori, e sui (seri) rischi di doppia vittimizzazione che corrono durante i procedimenti giudiziari, dalla fase investigativa al passato in giudicato.

Il progetto si basa sull’esperienza professionale dei partner, consolidata in anni di attività nell’ambito del supporto alle vittime di reato e di violenza e di reati sessuali, confermata e rafforzata dalla partecipazione in numerosi progetti finanziati dall’Unione Europea. Inoltre, ENCLAVE conta su rilevanti sinergie con i progetti RE-TREAT e FAIRCOM, con i quali costituisce un continuum nell’ambito del supporto in ambito legale alle vittime di reato.

La Union of Women Members’ Associations of Heraklion Prefecture – UWAH (Grecia) è il Coordinatore del progetto, in partnership con:

Principali attività svolte dal team di ricerca e formazione nell’ambito del progetto ENCLAVE:
  • Analisi dei dati su base nazionale (Italia, Grecia, Spagna, Belgio ed Estonia) riguardanti casi penali che vedono la presenza di minori vittime o testimoni di violenza o abuso, e mappatura dei protocolli adottati in questi casi nei vari Paesi UE per gli interrogatori forensi, gli incidenti probatori e fattispecie connesse.
  • Identificazione delle necessità in ambito formativo dei professionisti coinvolti a vario titolo in tali attività giudiziarie e forensi, in particolare sui protocolli da seguire in ambito legale, psicologico, socio assistenziale, e così via.
  • Formazione dei professionisti, sopra menzionati, del settore giudiziario, legale, psicologico, socio-assistenziale in un’ottica interdisciplinare e collaborativa.
  • Identificazione di buone prassi nell’ambito forense in esame, e loro diffusione nei cinque Paesi europei coinvolti dal progetto ENCLAVE.
Obiettivi del progetto

Gli obiettivi che il progetto ENCLAVE si pone sono i seguenti:

  • Migliorare le conoscenze dei professionisti del settore legale, giudiziario e forense in genere sull’applicazione dei protocolli per l’interrogatorio giudiziario dei minori vittime o testimoni di violenza e abusi in Italia, Grecia, Spagna, Belgio ed Estonia;
  • Migliorare i servizi offerti dagli enti e dalle strutture di supporto alle vittime nei cinque Paesi europei coinvolti nel progetto, attraverso il potenziamento delle loro capacità di assistere i minori e le loro famiglie durante i procedimenti giudiziari.
  • Contribuire all’introduzione e all’adozione dei protocolli per l’interrogatorio giudiziario (da adottarsi anche in fase di incidente probatorio) di minori vittime o testimoni di violenza e abusi nei cinque Paesi europei menzionati, e in generale a livello di Unione Europea.
  • Sostenere lo sviluppo delle capacità dei professionisti coinvolti in procedimenti giudiziari in materia di violenza e abuso sui minori, promuovendone al tempo stesso l’obbligatorietà.

Obiettivi del corso 

L’obiettivo centrale del corso è promuovere un approccio consapevole e multidisciplinare all’interrogatorio del minore vittima o testimone di violenza e abusi durante i procedimenti giudiziari, sia civili che penali, inclusi i casi di incidente probatorio. Una maggiore conoscenza delle esigenze e delle necessità in primo luogo del minore coinvolto, poi dei professionisti che prendono a diverso titolo parte al procedimento è fondamentale al fine di conseguire un bilanciamento fra la protezione dei diritti del minore e la realizzazione delle esigenze di giustizia nel caso specifico. Comprendere che i propri obiettivi professionali differiscono, a volte di molto, da quelli degli altri soggetti coinvolti, e che le dinamiche giudiziarie possono non coincidere con una effettiva tutela del minore, è infatti il primo passo per adottare e promuovere protocolli professionali e buone prassi al fine fondamentale di tutelare il minore in ambito giudiziario, prevenendo effetti negativi quali la doppia vittimizzazione.

Durante il corso verranno presi in considerazione aspetti giuridici e procedurali, in relazione soprattutto ai protocolli forensi utilizzati per l’audizione dei minori e alle modalità di svolgimento dell’audizione stessa, ai soggetti coinvolti, al luogo deputato ed agli strumenti da utilizzarsi. Verranno altresì esaminate buone prassi in materia, promuovendo sinergie tra i professionisti e l’adozione di linee guida efficaci ed effettive.

A chi è rivolto

A tutti i professionisti legali, magistrati e avvocati, agli ufficiali giudiziari, agli psicologi forensi e agli operatori dei servizi di supporto delle vittime, di particolare interesse per coloro che lavorano con i minori.

Modalità di svolgimento

Il workshop si svolgerà in modalità FAD sincrona con sessione live.
Promuoviamo una Formazione interattiva con momenti di confronto e spazi dedicati. Durante il Corso potrai sempre inviare le tue domande al docente utilizzando la chat della piattaforma.
Troverai il link di accesso a Zoom nella tua area riservata del portale, una volta formalizzata l’iscrizione.

Materiale didattico

Al termine del workshop, entro 3 giorni lavorativi, saranno disponibili nella tua area riservata le slide dell’incontro o altro materiale messo a disposizione dal docente e la registrazione della lezione.

Lezioni live e on demand

È possibile seguire le lezioni live oppure on demand. La registrazione sarà disponibile nella tua area riservata del sito, entro 3 giorni lavorativi dalla fine del corso, e sarà consultabile per 12 mesi.

Attestato di partecipazione

L’attestato di partecipazione sarà inviato solo a chi partecipa al corso live.

Numero massimo di iscritti

100 iscritti.

Programma

  • Raccomandazioni sulle politiche per i casi di abusi sessuali sui minori
  • Il progetto ENCLAVE: gli obiettivi del progetto
  • Il bambino vittima o testimone di violenza 
    • Rischi e diritti
    • Teoria e realtà
  • L’audizione forense del minore
    • vittima, testimone o entrambi?
    • audizione forense (protetta), testimonianza, prova
    • prevenire il danno
    • comprendere il minore
  • L’audizione protetta e diritti del minore
  • Protocollo di riferimento del progetto ENCLAVE
  • Il colloquio investigativo forense sui minori come prova preliminare nei casi di presunti abusi sessuali 
  • Sistema integrato di protezione dei minori
  • Conclusioni

Docenti

Silvia Ciotti

La Dott.ssa Silvia Ciotti è Criminologa Clinica (specializzazione post-laurea conseguita presso l’Università di Genova con votazione di 50/50 Magna cum Laude e pubblicazione della tesi), e Dottore in Legge, avendo conseguito una laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università di Firenze. Dal gennaio 2001 al giugno 2006 è stata Giudice Onorario presso la Seconda Sezione Penale del Tribunale di Firenze. Dal 2005 al 2008 è stata Professore Aggiunto presso l’Università per Stranieri di Perugia, dove ha insegnato Linguaggi della Devianza, Teoria della Comunicazione Criminale Internazionale e Relazioni Internazionali, al contempo svolgendo ricerca universitaria in criminologia e relazioni internazionali. La Dott.ssa Ciotti è stata Capo del Dipartimento di Scienze Sociali ed Ambientali presso la St. John International University (Concord, New Hampshire, USA) dal 2008 al 2010. Presso tale università è stata docente ordinario di Antropologia Ambientale, Etica Ambientale, Introduzione alle Scienze Ambientali e Diritto Ambientale. Attualmente insegna Etica nella Gestione dei Disastri al Master DAMAGE presso l’ Ecole des Mines d’Ales (Francia). Dal 2006 è valutatore indipendente per la Commissione Europea delle proposte progettuali presentate per il finanziamento da parte della UE prima sotto il Settimo Programma Quadro ed Horizon2020 ed attualmente nell’ambito di Horizon Europe, in diversi programmi quali Secure Societies, le Azioni Marie S. Curie, e i bandi del Consiglio Europeo per l’Innovazione. È anche revisore indipendente di progetti finanziati dall’Agenzia Europea per la Ricerca, dalla EASME (Agenzia Europea per le Piccole e Medie Imprese), e dalle DG ENTERPRISE AND INDUSTRY, DG JUST e DG HOME dell’UE. La Dr. Ciotti è inoltre membro del gruppo ristretto di esperti in Etica della Commissione UE e del Consiglio Europeo delle Ricerche e di altre agenzie ed istituzioni UE e nazionali, come il Consiglio Francese delle Ricerche e il Consiglio Irlandese delle Ricerche, per il quale è anche valutatrice di proposte di progetti di ricerca. Ha fondato il Think Tank italiano EuroCrime nel 2007, ed attualmente ne è ricercatrice, formatrice e consulente Senior oltre che socio di maggioranza e CEO, e dirige le attività di ricerca, formazione e consulenza del Think Tank e dei suoi collaboratori. Con EuroCrime, oltre a RE-TREAT, è stata team leader nei progetti UE ENCLAVE – Promuovere le competenze dei professionisti del settore legale e giudiziario nelle procedure di intervista forense nei confronti dei minori vittima o testimoni di violenza, PROTASIS – Competenze formative per la polizia, MARGIN – Trattare l’insicurezza nelle aree marginalizzate.

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