Affido esclusivo dei figli, quando si può richiedere e cosa comporta
16/03/2022 2022-03-09 11:59Affido esclusivo dei figli, quando si può richiedere e cosa comporta
Psicologia in Tribunale risponde alle domande che i nostri utenti ci pongono sui social per fare chiarezza su tematiche di attualità. Oggi parliamo di separazioni e di affido dei figli. Un genitore si interroga sulla possibilità di chiedere l’affido esclusivo dei suoi figli. Risponde il nostro avvocato Lucia Elsa Maffei, membro del CTS di Psicologia in Tribunale.
In quali casi posso chiedere l’affido esclusivo dei miei figli?
Nel nostro sistema giuridico vige il “principio della bigenitorialità”. Il giudice può disporre l’affidamento esclusivo ad uno dei genitori solo quando l’affidamento condiviso sia contrario all’interesse del figlio.
Il genitore che richieda l’affido esclusivo dovrà fornire al magistrato prove concrete che dimostrino che la condotta dell’altro genitore è fonte di grave pregiudizio per la salute psico-fisica del figlio o per la crescita sana ed armonica di esso. Il magistrato, analogamente, dovrà opportunamente motivare la sua decisione, spiegando perché ritiene idoneo il genitore affidatario esclusivo, ma anche perché individua una inidoneità educativa nell’altro.
L’affido esclusivo prevede che anche il genitore non affidatario possa incontrare i figli secondo tempi e modi concordati e possa contribuire, di comune accordo con il genitore affidatario, ad assumere decisioni sulle questioni di maggior interesse per i figli (istruzione, salute, educazione e residenza).
La decisione, invece, di escludere del tutto il genitore non affidatario dalle decisioni di maggior interesse dei figli si ha nel caso del così detto “affidamento super esclusivo o rinforzato”.
Quanto al diritto di visita, la totale esclusione o compressione difficilmente si verifica dovendosi comunque, seppur con modalità protette e altre misure idonee, preservare un minimo di relazione genitoriale; ciò ad eccezione dei casi in cui un genitore manifesti una persistente e pericolosa condotta violenta nei confronti del figlio o sia stato riconosciuto incapace d’intendere e volere od ancora quando si è reso irreperibile o non abbia riconosciuto il figlio così da non aver mai assunto la titolarità formale della responsabilità genitoriale.
Ho seguito con molto interesse la formazione "La sottrazione di minore. Aspetti giuridici e sociali" e ci tengo a fare…