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Il Coming Out Day: celebrazione del coraggio e dell’autenticità
29/09/2025 2025-09-29 17:45Il Coming Out Day: celebrazione del coraggio e dell’autenticità

Il Coming Out Day: celebrazione del coraggio e dell’autenticità
Grazia La Manna, psicologa giuridica e forense, CTU c/o il Tribunale Ordinario di Civitavecchia (RM), psicoterapeuta analitico transazionale e specializzata in EMDR e Compassion Focused Therapy. Professionista della Rete di Psicologia in Tribunale.
L’11 ottobre di ogni anno si celebra il National Coming Out Day, una giornata dedicata alla visibilità e al sostegno delle persone LGBTQ+ che hanno scelto o stanno pensando di scegliere di rivelare la propria identità sessuale o di genere. Questa ricorrenza, nata negli Stati Uniti nel 1988, si è diffusa a livello internazionale diventando un momento importante di riflessione e solidarietà.
Quando e perché
Il Coming Out Day fu istituito per commemorare la Marcia Nazionale su Washington per i Diritti Lesbici e Gay dell’11 ottobre 1987. L’istituzione di questa giornata mira ad evidenziare che quando le persone LGBTQ+ condividono apertamente la propria identità, contribuiscono a normalizzare la diversità e a combattere i pregiudizi attraverso la visibilità personale.
Il termine “coming out” deriva dall’espressione inglese “coming out of the closet” (uscire dall’armadio), metafora che indica il processo di rivelazione della propria orientamento sessuale o identità di genere, prima a se stessi e poi agli altri.
L’Importanza della visibilità
La visibilità ha un impatto profondo sia a livello individuale che sociale. Per molte persone LGBTQ+, il coming out rappresenta un passo fondamentale verso l’accettazione di sé e il benessere psicologico. Vivere nascondendo una parte così centrale della propria identità può causare stress, ansia e isolamento.
Dal punto di vista sociale, ogni storia condivisa contribuisce a creare una società più inclusiva. Quando colleghi, amici o familiari conoscono direttamente persone LGBTQ+, è più probabile che sviluppino atteggiamenti positivi e supportivi verso l’intera comunità.
Le sfide del Coming Out
Nonostante i progressi degli ultimi decenni, fare coming out rimane una decisione complessa e personale. Le persone LGBTQ+ possono affrontare il rischio di discriminazione sul lavoro, rifiuto familiare, bullismo o persino violenza. Questi timori sono purtroppo ancora fondati in molti contesti sociali e geografici.
È importante ricordare che non esiste un modo “giusto” o un momento “giusto” per fare coming out. Ogni persona ha il diritto di scegliere se, quando, come e con chi condividere la propria identità, basandosi sulla propria sicurezza e comfort personale.
Il ruolo della rete sociale
Il Coming Out Day non riguarda solo le persone LGBTQ+, ma anche la loro rete sociale.
Familiari, amici, colleghi e membri della comunità più ampia giocano un ruolo cruciale nel creare ambienti sicuri e accoglienti. L’ascolto senza giudizio, il rispetto per i tempi e le scelte individuali, e l’impegno attivo contro la discriminazione sono modi concreti per supportare chi sta affrontando questo percorso.
Progressi e sfide attuali
Negli ultimi anni abbiamo assistito a significativi progressi legali e sociali in molti paesi, dall’approvazione del matrimonio egualitario a leggi anti-discriminazione più efficaci. Tuttavia, persistono disparità significative: mentre in alcuni luoghi la comunità LGBTQ+ gode di maggiore accettazione e protezione legale, in altri contesti l’omosessualità è ancora criminalizzata.
Come può occuparsi uno psicologo giuridico di questi temi
La psicologia giuridica studia l’applicazione dei principi psicologici nel contesto legale, occupandosi di temi come la testimonianza, la valutazione della credibilità, i processi decisionali giudiziari e l’impatto psicologico delle procedure legali. Nel contesto del Coming Out Day (11 ottobre), questa disciplina diventa particolarmente rilevante in diverse aree:
Discriminazione e tutela legale: Gli psicologi giuridici analizzano l’impatto psicologico della discriminazione basata sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, fornendo consulenza nelle cause legali che riguardano diritti LGBTQ+. Il coming out può esporre le persone a discriminazioni sul lavoro, in ambito familiare o educativo, creando situazioni che richiedono intervento legale.
Valutazione dell’idoneità genitoriale: Nei casi di affido o adozione che coinvolgono genitori LGBTQ+, la psicologia giuridica fornisce strumenti scientifici per contrastare pregiudizi infondati, basando le valutazioni su evidenze empiriche piuttosto che su stereotipi.
Gli effetti del rifiuto e/o dell’ostilità: lo psicologo giuridico studia l’impatto psicologico del minority stress e dei traumi legati al rifiuto sociale o familiare, informazioni cruciali per i procedimenti legali che coinvolgono violenza domestica, bullismo o cyberbullismo.
Pertanto, lo psicologo giuridico può essere impegnato in Consulenze tecniche d’ufficio, consulenze di parte o pareri pro veritate rispetto al supporto e la valutazione di persone vittime di pregiudizio o di gravi comportamenti vessatori rispetto al loro orientamento sessuale.
In conclusione, Il Coming Out Day ci invita a riflettere sul valore dell’autenticità e sul potere trasformativo della verità condivisa. È una celebrazione del coraggio umano e un promemoria che l’amore, in tutte le sue forme, merita rispetto e riconoscimento.

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