Parliamo di Psicologia Giuridica con… Chiara Francesconi e Carlotta Piccinini – 19 ottobre- ore 21:00
Gratuito
Il termine hikikomori nasce in Giappone intorno agli anni ’80 e significa letteralmente “isolarsi”. In ambito clinico-diagnostico viene usato per riferirsi a coloro che operano un ritiro sociale e trascorrono tutto il proprio tempo all’interno della propria abitazione e, nei casi più gravi, addirittura della propria camera da letto. Questo fenomeno si sta sviluppando, negli ultimi anni, anche nei paesi occidentali, compreso il nostro. Ma quali sono le cause? Ne parleremo in questo nuovo incontro di Parliamo di Psicologia Giuridica con… Chiara Francesconi e Carlotta Piccinini, curatrici del volume Hikikomori: il futuro in una stanza. Frame del territorio per una nuova comunità. Animerà l’incontro Grazia La Manna, esperta di dipendenze tecnologiche e professionista della Rete di Psicologia in Tribunale.
Data della diretta: 19 Ottobre 2023
Ore: 21:00
Durata del Corso: 1 ora
Termine iscrizioni: Aperte con possibilità di seguire on demand
Numero massimo di iscritti: 100
Attestato di partecipazione: Sarà fornito solo a chi seguirà il webinar in diretta
Esaurito
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Tema dell'incontro
Il taglio della ricerca condotta, che in questo seminario le nostre ospiti ci esporranno, è stato etno-sociologico e si è avvalso, con i ragazzi che hanno partecipato all’inchiesta, dell’uso del colloquio in profondità e dell’intervista con fotostimolo. Questa tecnica, propria della sociologia visuale “con le immagini”, ha consentito di strutturare i risultati emersi attraverso la narrazione dei vissuti e le visioni sulle prospettive future che gli hikikomori hanno espresso in tutti i diversi step dei colloqui.
Gianluca Maniglia (proprietario verificato) –
La connessione era scarsa ma sono riuscito a seguire ugualmente e devo dire che è stato un incontro interessante
ALFREDO MASUZZO (proprietario verificato) –
La formazione è stata effettuata da entrambe le relatrici in maniera eccellente. Il tema trattato è stato analizzato con un ottica sociale che ha permesso di conoscere le motivazioni dei ragazzi che scelgono di vivere confinati nella propria stanza permettendo di quindi di escludere la presenza di psicopatologie e venendosi ad evidenziare un autoesclusione rivendicativa ma non conflittuale. Ottimo lavoro