La paura della violenza non è mai colpevole
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Questo webinar prende spunto dalla sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione Civile, la 35110, depositata il 17 novembre 2021, la quale stabilisce che la madre non può essere giudicata non idonea ad adempiere al proprio ruolo genitoriale semplicemente perché vive in stato di soggezione nei confronti del partner violento, tanto da aver ritirato la denuncia nei suoi confronti. E in virtù di questa pronuncia il minore non può essere dichiarato in stato di abbandono, e perciò adottabile.
Il valore di questa sentenza è quanto mai importante anche alla luce del disegno di legge di cui si discute in questi giorni e che prevede che, nel caso di alcuni reati contro le donne, in particolare quelli di violenza domestica, i magistrati potranno procedere anche d’ufficio.
La paura della violenza non è mai “colpevole”
Questo webinar prende spunto dalla sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione Civile, la 35110, depositata il 17 novembre 2021, la quale stabilisce che la madre non può essere giudicata non idonea ad adempiere al proprio ruolo genitoriale semplicemente perché vive in stato di soggezione nei confronti del partner violento, tanto da aver ritirato la denuncia nei suoi confronti. E in virtù di questa pronuncia il minore non può essere dichiarato in stato di abbandono, e perciò adottabile.
Il valore di questa sentenza è quanto mai importante anche alla luce del disegno di legge di cui si discute in questi giorni e che prevede che, nel caso di alcuni reati contro le donne, in particolare quelli di violenza domestica, i magistrati potranno procedere anche d’ufficio.
Con l’avvocato Giorgio Vaccaro, cassazionista, docente nel Master di II livello in Psichiatria Forense e clinica delle dipendenze in età evolutiva presso l’Università La Sapienza di Roma, esperto di Diritto di Famiglia per il quotidiano Il Sole 24 Ore, intervengono Marcella Cannariato, esperta del Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia,
e Maria Cristina Passanante, psicologa giuridica, CTU e perito.
Modalità di fruzione
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Coordinamento scientifico
Comitato Tecnico Scientifico di Psicologia in Tribunale.
Docenti
Maria Cristina Passanante
Psicologa giuridica, CTU e perito c/o il Tribunale di Marsala, CT per varie procure della repubblica, già referente territoriale AIPG, coordinatrice del gruppo di lavoro “Lo psicologo giuridico forense in italia” per l’associazione P.L.P – Psicologi Liberi Professionisti, co-ideatrice e membro del CTS di Psicologia in Tribunale
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