Valutazione dell’Identità psicosessuale e modifica anagrafica

CONSULENZA TECNICA IN AMBITO CIVILE

Valutazione dell’Identità psicosessuale e modifica anagrafica

Ogni individuo, alla nascita, viene definito con un’identità sessuale attraverso il sesso “anagrafico”, determinato dall’esame morfologico dei suoi organi genitali. L’emergere nel corso della vita di tendenze comportamentali e psichiche, caratterizzanti un sesso diverso da quello propriamente anagrafico, determina la propria identità di genere.

L'orientamento sessuale, cioè la meta verso cui è indirizzato il desiderio sessuale, è indipendentemente dal genere di appartenenza. L'orientamento sessuale di una persona può essere eterosessuale, omosessuale o bisessuale.

La modifica anagrafica può essere richiesta da alcuni individui che vivono una condizione di transessualità. In questi casi, la consulenza tecnica psicologica valuta l’identità psicosessuale del soggetto in esame. La transessualità, inquadrata nel manuale internazionale  dei disordini psichici DSM-IV come Disturbo dell'Identità di Genere (DIG) “forte e persistente identificazione con il sesso opposto accompagnata dal persistente malessere riguardo al proprio sesso ed al ruolo sessuale del proprio sesso”, trova nel DSM-5 una nuova etichetta meno patologizzante Disforia di Genere, ritenuta più rispettosa e meno stigmatizzante in quanto la persona non viene considerata “disturbata”, trovando inquadramento non più tra i disturbi di natura parafiliaca, bensì fra le condizioni di natura ansiogena. Dal 19 Giugno 2018 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha rimosso la Disforia di Genere dalla categoria dei disordini mentali dell'International Classification of Diseases (ICD), inserendola in un nuovo capitolo come “condizione di salute sessuale”, a ribadire che non si tratta di una malattia mentale.