Il ruolo del genitore adottivo può essere molto complesso e difficile a causa delle esperienze vissute dai bambini prima dell’adozione.

I bambini dati in adozione hanno spesso dovuto affrontare precocemente vissuti molto dolorosi determinati da abbandoni, separazioni, maltrattamenti, trascuratezza nell’accudimento, se non, addirittura, violenze assistite e/o subite.

Anche l’età del minore, al momento dell’adozione, quando non si tratti di neonati non riconosciuti alla nascita, può risultare un problema per la coppia genitoriale adottiva perché il minore, che in genere ha un’età media tra i 5 e i 9 anni, è portatore di una storia e una memoria proprie.

In sostanza, l’accertamento psicologico delle capacità genitoriali della coppia adottiva non dovrà valutare semplicemente se le risorse psichiche dei genitori siano in grado di corrispondere ai bisogni dei figli che si accingono ad adottare, servirà piuttosto a selezionare quelle coppie che siano più disposte a mettersi in gioco nella relazione col bambino e abbiano elaborato la propria mancata genitorialità biologica.

Senza questi requisiti, il bambino adottato potrebbe essere vissuto come una compensazione di bisogni rimasti insoddisfatti, fino a nutrire nei suoi confronti aspettative  irrealistiche e troppo elevate.

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