Proposta di legge della Commissione Europea per rafforzare i diritti delle vittime di reato

Ogni anno 75 milioni di persone nell’Unione europea sono vittime di reato. A tutte spetta piena protezione e assistenza. Abbiamo delle buone basi, ma dobbiamo rafforzare i loro diritti. Proponiamo un insieme completo di misure che garantiscano una maggiore assistenza, anche per i soggetti più vulnerabili. Occorre fra l’altro consentire un risarcimento rapido e la partecipazione al procedimento giudiziario (Věra Jourová, vicepresidente per i Valori e la trasparenza – 12/07/2023) 

L’iniziativa presa dalla Commissione europea intende rafforzare i diritti delle vittime di reato in tutta l’Unione europea affinché possano ricevere assistenza, accedere alle informazioni, chiedere giustizia e ottenere un risarcimento, e manifesta una sempre maggiore sensibilità nei confronti della sofferenza delle vittime.

L’aggiornamento della direttiva vigente, risalente al 2012, si è reso necessario per rispondere efficacemente all’evoluzione delle esigenze della nostra società e agli sviluppi tecnologici e nel settore della giustizia.

Tra i vari aspetti oggetto di revisione, i più significativi sono:

  • garantire che le vittime siano ben informate dei loro diritti e dispongano delle risorse necessarie per denunciare un reato, in particolare istituendo una linea telefonica universale di sostegno con un numero telefonico valido in tutta l’UE (il 116 006), e creando un sito web completo che dovrebbe consentire anche chat ed e-mail;
  • garantire misure di sicurezza adattate alle esigenze specifiche delle vittime vulnerabili (come i minori, gli anziani, le persone con disabilità, le vittime di reati basati sull’odio o le vittime in stato di detenzione): si propone di migliorare la valutazione individuale delle esigenze di protezione delle vittime – prevedendo che venga avviata dal primo contatto con le autorità – e di ampliare l’elenco delle misure di protezione disponibili, ad esempio gli ordini di protezione o la presenza delle autorità di contrasto;
  • fornire alle vittime vulnerabili l’accesso a servizi di assistenza specializzati, come il sostegno psicologico gratuito, per tutto il tempo necessario in funzione delle loro esigenze individuali;
  • facilitare l’accesso alla giustizia garantendo che le vittime siano sufficientemente assistite in tribunale e abbiano la facoltà di impugnare le decisioni adottate nell’ambito del procedimento penale e che incidono sui loro diritti, indipendentemente dalla loro posizione nel quadro del procedimento;
  • garantire un effettivo accesso al risarcimento assicurando alle vittime il pagamento subito dopo la sentenza. Le vittime dovrebbero avere il diritto di ottenere una decisione in merito al risarcimento a carico dell’autore del reato. Tale decisione dovrebbe venire emessa nell’ambito del procedimento penale senza che la vittima debba avviare un altro procedimento: lo Stato dovrebbe versare il risarcimento direttamente alla vittima rivalendosi successivamente sull’autore del reato. (fonte Ufficio stampa della Commissione europea)

Questa proposta di legge dovrà essere adottata dal Parlamento e dal Consiglio europeo. Una volta entrata in vigore, gli Stati membri avranno due anni di tempo per recepire la direttiva nel loro diritto nazionale, e quattro anni per creare le strutture necessarie per quanto attiene ai  mezzi di comunicazione elettronici.

Leggi il testo della proposta di legge

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1 Comment
  1. Particolarmente interessante, soprattutto per chi lavora con casi affidati dal Tribunale, sia adulti, ma anche per i minori, è necessaria la formazione e l’interesse, grazie

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