Lo psicologo in tribunale: perché il suo ruolo è così importante?

Il ruolo dello psicologo forense è ancora poco conosciuto dai più, ma la sua professionalità è ormai imprescindibile, quando si voglia ottenere un legittimo riconoscimento delle proprie ragioni o il risarcimento di un danno. In collaborazione con altre figure professionali dell’ambito legale più tradizionale – magistrati e avvocati -, fornisce infatti consulenze che vanno ad indagare, chiarire e quantificare tutti quei fattori psicologici che possono risultare rilevanti allo scopo di prendere una decisione giuridica. 

L’obiettivo dello psicologo giuridico, a differenza dello psicologo clinico e dello psicoterapeuta, non è la terapia e la cura, ma la risposta ad un mandato stabilito giuridicamente che, attraverso la sua consulenza, deve risultare quanto più documentata possibile. 

Nel corso della nostra vita possiamo incorrere in situazioni che richiedono un intervento giuridico. In molte di queste circostanze, oltre ad altri parametri, entrano in gioco conseguenze psicologiche di particolare rilievo che possono farci sviluppare sintomi e disagi invalidanti, come disturbi post traumatici da stress, depressioni insorte a seguito di un lutto prematuro di un convivente, ecc. Pensiamo, solo a titolo d’esempio, alle conseguenze psicologiche che possono derivare dagli incidenti stradali o professionali; dalle aggressioni o dalle truffe. 

Lo psicologo forense ha gli strumenti per riconoscere questi disagi e si occupa di questioni che possono essere valutate sia in ambito civile che penale. 

Quando è in gioco, per esempio, l’affidamento dei figli, nel corso di una separazione giudiziale, lo psicologo giuridico può valutare le capacità genitoriali di uno o di entrambi i genitori, per consentire al giudice di individuare la soluzione migliore per i minori. Può intervenire anche per valutare la presenza di requisiti adeguati nei coniugi di una coppia che richiede in adozione un minore.

Anche l’ascolto protetto dei minori, nei casi di maltrattamento o abuso; la valutazione dell’idoneità a rendere testimonianza, così come l’analisi della personalità del minore autore di reato, fanno parte del lavoro di questo psicologo con una competenza a cavallo tra la psicologia e la giurisprudenza.

Analogamente, la sua consulenza è essenziale per dimostrare l’imputabilità o la pericolosità sociale di un soggetto, la competenza a stare in giudizio, la circonvenzione d’incapace, così come l’incompatibilità carceraria o l’inferiorità psichica di una vittima.

Naturalmente, le sue competenze sono fondamentali soprattutto in quei casi molto delicati che richiedono di valutare l’identità psicosessuale e la modifica anagrafica, così come la capacità di disporre testamento o donazione, l’invalidità civile e l’handicap o l’accertamento dello stato mentale, nei casi di interdizione e inabilitazione.

Da questo incompleto e sommario elenco si evince l’importanza e la delicatezza del ruolo di questa figura professionale in tutti quei casi nei quali è coinvolta una vittima di reato o di illecito o quando una persona debba difendere i propri diritti durante un procedimento legale.

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